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PRESENTAZIONE DEL SOGGETTO TITOLARE

La rsa Villa Fiorita è di proprietà di una società a capitale privato, Villa Fiorita S.r.l. che oramai da più di un ventennio si occupa della gestione della struttura. Nel 2014 si è svolto un completo rinnovamento della compagine societaria che ha comportato, insieme all’ingresso di nuovi soci, anche il perseguimento di scopi nuovi e nuove idee. In quest’ottica, Villa Fiorita Srl, ha scelto di avvalersi della competenza della Cooperative Koinè e Betadue e di lavorare insieme a queste per rispondere in modo elastico alle esigenze delle persone migliorandone la qualità di vita. Questo è l’obbiettivo prefisso: cercare di alleviare la sofferenza e migliorare la qualità di vita percepita.

PRESENTAZIONE DEL SOGGETTO GESTORE

Koine è una cooperativa sociale di tipo A , con sede in Arezzo, che si occupa della progettazione e gestione di servizi alla persona e, in particolare, dell’erogazione di servizi socio-assistenziali, socio-sanitari e riabilitativi di anziani. Nasce nel 1994 e occupa circa 600 lavoratori, in gran parte soci. La sua missione è quella di garantire servizi di qualità alla persona che rispettino non solo i diritti degli utenti, ma anche quelli dei lavoratori, operando per determinare condizioni di lavoro eque e rispettose dei diritti umani.

Presso la RSA “Villa Fiorita” Koinè svolge servizi assistenziali, sanitari e riabilitativi. In un rapporto di raggruppamento temporaneo di imprese Koinè ha inoltre deciso di affidare alla Cooperativa sociale di tipo B Betadue, i servizi di ristorazione e di gestione della lavanderia Tale cooperativa è nata nel 1998 grazie allo sforzo progettuale ed economico della cooperativa Koinè ad oggi occupa oltre 300 lavoratori, in gran parte soci.

Per quanto riguarda l’attività di ristorazione collettiva la coop. Betadue attiva sinergie e collaborazioni con produttori locali, tecnici dell’alimentazione e enti locali al fine di garantire un servizio mensa improntato alla qualità, responsabilità e consapevolezza attraverso produzione del territorio per valorizzare la socialità e l’affettività del cibo anche come strumenti di relazione e integrazione tra persone e storie di fragilità.